La recensione di Fuga per il Futuro (The Humanity Bureau) con Nicolas Cage

Sinossi

America, anno 2030. In un distopico futuro guerre e cambiamenti climatici hanno stravolto l’economia e lo status socio-politico americano. L’acqua scarseggia e la recessione economica ha impoverito la popolazione. Un ente del governo chiamato The Humanity Bureau ha il compito di selezionare gli abitanti in base al loro grado di produttività. Chi non è considerato utile alla società viene esiliato in un luogo denominato New Eden. Noah Kross (Nicola Cage), assistente sociale del Bureau deve valutare la situazione economica di una madre single che vive con suo figlio in una piccola casa di campagna. La donna dovrebbe essere esiliata perchè considerata improduttiva ma Noah decide di non procedere con la deportazione mettendosi contro i suoi colleghi.

Commento

Diretto da Rob W. King, Fuga per il futuro (The Humanity Bureau) è un film distopico che nonostante il basso budget riesce ad essere a tratti coinvolgente e in alcuni frangenti anche sorprendente. Ambientato quasi interamente negli ampi deserti degli stati del Midwest americano, il film risente della mancanza di location e tecnologie atte a renderlo più godibile dal punto di vista visivo. La scenografia è scarna e lo si denota, tra le altre cose, nell’estetica degli interni dell’edificio del Bureau. Gli effetti speciali sono quasi inesistenti e i limiti imposti dal ristretto budget sono evidenti. Ciò nonostante bisogna riconoscere che la sceneggiatura è scritta piuttosto bene a parte qualche leggerezza che lascia dei punti interrogativi sul comportamento  di alcuni personaggi. In questa pellicola scritta da Dave Schultz non mancano le buone idee anche se non sempre sono supportate da un adeguato comparto tecnico. I dialoghi sono abbastanza ispirati e mai banali. Il regista è bravo ad intercalare scene più dialogate a quelle più movimentate in modo equilibrato senza mai strafare e soprattutto senza far mai calare troppo il ritmo. La trama è interessante anche se qua e là si pesca a piene mani da alcuni clichè del genere. Facendo una valutazione dei pro e dei contro definirei “Fuga per il futuro” un b-movie senza infamia e senza lode capace di intrattenere lo spettatore senza particolari picchi emotivi.
Buona la prova attoriale di Nicolas Cage, qui più ispirato e in forma rispetto alle sue ultime perfomance.  Accanto a lui vediamo la brava Sarah Lind nei panni della madre single mentre  il cattivo di turno è interpretato da Hugh Dillon. Un villain tanto cinico e spietato quanto molto convincente.

In sintesi : questo “The Humanity Bureau” intitolato impropriamente “Fuga per il futuro” per il mercato italiano è un road movie distopico che nonostante alcuni evidenti limiti ha qualche buona freccia al suo arco. Un film nel complesso a tratti coinvolgente che riserva qualche spunto interessante. Buono per una serata senza troppi pensieri e ovviamente senza troppe pretese!

Valutazione : 6/10

Trailer

Genere Azione, fantascienza, thriller
Durata 95 minuti
Anno di uscita
2018
Paese USA, Canada
Regia Rob W. King
Sceneggiatura   Dave Schultz
Cast Nicolas Cage, Sarah Lind, Hugh Dillon, Jakob Davies

Recensione di Bengi B.