Partiamo subito col dire che Dungeon Siege 3 si distacca notevolmente a livello di gameplay dai suoi predecessori proponendo un’esperienza di gioco completamente revisionata. Non avremo più la possibilità di assumere il totale controllo degli altri componenti del party, il nostro compito si limiterà a gestirne l’equipaggiamento e al potenziamento delle abilità. Se da una parte questa scelta può dimostrarsi azzeccata perché ci semplifica di non poco le cose, dall’altra va a penalizzarne l’aspetto più tattico.  A mio avviso il cercare di bilanciare al meglio le caratteristiche dei nostri compagni di battaglia era una delle fasi più intriganti e divertenti del primo e secondo Dungeon Siege.  Lo sviluppo del personaggio avviene in maniera piuttosto lineare, ad ogni passaggio di livello bisogna scegliere quale abilità sviluppare e quale capacità potenziare. Le abilità a disposizione non sono tantissime ma se potenziate in maniera intelligente diventano molto efficaci in combattimento e molto spettacolari a livello visivo.

La grafica di Dungeon Siege 3 è sicuramente uno dei suoi punti di forza, ben definita, fluida  e accattivante alla vista. Per quanto riguarda il gameplay gli sviluppatori hanno introdotto una vera chicca (personalmente molto gradita), non avremo più il  problema di vagare per ore ( a volte è davvero frustrante) alla ricerca di un determinato obiettivo; premendo semplicemente il tasto “R” ci verrà segnalato il tragitto da seguire per raggiungere la meta della nostra missione. Per contro non avremo una grande libertà d’azione avendo l’avventura un percorso quasi unidirezionale, la fase di esplorazione della mappa è ridotta ai minimi termini. Le famigerate pozioni per ripristinare la salute e il mana sono state del tutto eliminate, per recuperare la vitalità abbiamo tre possibilità : usare la relativa abilità di ripristino salute che avremo a disposizione già nelle prime fasi iniziali premendo la barra spaziatrice e contemporaneamente il tasto “1” , utilizzando i globi verdi che troveremo di tanto in tanto spaccando botti e sconfiggendo i nemici oppure usando i punti di salvataggio.

Non possiamo salvare a nostro piacimento, dovremo per forza raggiungere i punti di salvataggio, ma non preoccupatevi ! ce ne sono in abbondanza sparsi qua e là sulla mappa. Dungeon Siege 3 sembra essere una sorta di versione semplificata dei suoi predecessori, immediato e senza troppi fronzoli. Più semplice ma non meno divertente perché la giocabilità ( che è l’aspetto che ritengo più importante) si mantiene sempre su livelli più che buoni. I personaggi fra cui scegliere per iniziare l’avventura nel Regno di Ehb  sono quattro e ognuno con le proprie peculiarità.

La trama è curata e piuttosto articolata anche se le scelte che faremo durante la nostra avventura non influenzeranno l’evolversi degli accadimenti successivi come poteva accadere in The Witcher o Risen .

Lo spazio nell’inventario è davvero ampio per compensare la mancanza del simpatico muletto dei primi Dungeon Siege, l’equipaggiamento superfluo può essere tramutato in oro immediatamente. Nel complesso Dungeon Siege 3 si rivela un buon prodotto, certo non un capolavoro ma sicuramente è un gioco che consiglio caldamente a tutti gli appassionati di giochi di ruolo e soprattutto a chi si avvicina per la prima volta a questo genere . 

Piccola nota : ho comprato Dungeon Siege 3 in un negozio specializzato ma per giocare mi sono dovuto scaricare obbligatoriamente ben 3.2 GigaByte di dati dalla piattaforma Steam.

PRO:  Grafica fluida e gradevole, non faremo fatica a calarci immediatamente nell’azione. Gameplay sobrio ed equilibrato senza troppi fronzoli. Colpi speciali molto spettacolari.

CONTRO : L’avventura segue un percorso unidirezionale privandoci del fascino dell’esplorazione e di potenziali sorprese. Sviluppo del personaggio piuttosto contenuto. Poche sotto-quest.