Debutta il 17 giugno la stagione 2 di Black Summer, la serie post-apocalittica sugli zombie più innovativa degli ultimi anni

Cruda e spietata, la stagione 2 di Black Summer conferma quanto di buono si era visto nella stagione precedente. Prequel di Z Nation, questa serie ideata da Karl Schaefer e John Hyams ha saputo scardinare i soliti clichè del genere presentandosi al grande pubblico del canale in streaming Netflix con una nuova veste narrativa. Una struttura atipica e innovativa capace di regalare suspense e coinvolgimento grazie all’uso sapiente della telecamera ed a una messa in scena realizzata con tutti i crismi del caso. Come in precedenza anche questa seconda stagione è composta da numerose scene di durata variabile molto frammentate fra loro e senza un ordine cronologico preciso che mettono al centro la lotta per la sopravvivenza in un mondo spietato dove non ci sono più leggi e regole morali. Procurarsi cibo, medicinali e una casa dove proteggersi dal freddo è il leit motiv imperante che ci accompagna in tutti gli episodi della serie. Ecco allora che assistiamo a sequenze adrenaliniche particolarmente disturbanti in cui il malcapitato di turno deve sfuggire non solo ad un’orda di zombie famelici ma anche ad altri gruppi di sopravvissuti diventanti razziatori per necessità.

Black Summer si distingue dalle tante serie in circolazione che vedono protagonisti gli zombie per la sua capacità di mettere in risalto il lato più oscuro e abbietto della natura umana. Il nemico più temibile non è tanto lo zombie ma bensì l’essere umano che posto dinanzi ad una situazione di costante lotta fra la vita e la morte, è in grado di compiere ogni tipo di nefandezza. In questa serie non ci sono buoni né cattivi. Non c’è nessuno per cui tifare né tanto meno personaggi per cui affezionarsi. Non ci sono regole né limiti etici. La morte può sopraggiungere in ogni instante e contro le più logiche aspettative. Black Summer rimarca questo concetto dando pochissimo spazio alla caratterizzazione dei protagonisti per soffermarsi in modo insistente sulle loro scelte morali dettate unicamente dall’innato senso di sopravvivenza che caratterizza il genere umano dalle sue origini.

Per dovere di cronaca passiamo ora ad analizzare cosa non ha invece funzionato in questa serie. Ben poche cose in realtà ma è giusto metterle in evidenza. La scelta registica di passare da una sequenza all’altra in modo così repentino, spesso senza rispettare l’ordine cronologico degli avvenimenti, potrebbe generare una certa confusione nello spettatore. Inoltre, nonostante la brevità della serie, Black Summer ci presenta un numero sproporzionato di vicende (alcune durano solo pochi minuti) e personaggi con il risultato di penalizzarne, seppur in modo lieve, il grado di coinvolgimento.

Giudizio finale: Black Summer accantona gli abusati schemi narrativi e i soliti cliché che caratterizzano le serie sull’apocalisse zombie per proporre qualcosa di veramente nuovo riuscendo in tal modo a donare una ventata d’aria fresca al genere. La frenetica regia che segue passo a passo le vicende dei personaggi mettendo in risalto emozioni quali paura, inquietudine e desiderio di sopravvivenza è indubbiamente la sua carta vincente. Se amate il genere post-apocalittico e volete godervi una serie diretta e scritta in modo originale dove tensione e apprensione la fanno da padroni allora è il caso di mettervi comodi sul vostro divano e guardarvi Black Summer.

Genere Apocalittico, zombie, horror
Durata prima stagione (8 episodi)  –  seconda stagione (8  episodi)
Anno
2019-2021
Paese USA
Ideatore Karl Schaefer, John Hyams
Cast Jaime King, Justin Chu Cary, Christine Lee, Sal Velez Jr., Kelsey Flower, Zoe Marlett, Erika Hau, Edsson Morales, Gwynyth Walsh, Stafford Perry, Mustafa Alabssi, Bobby Naderi, Jesse Lipscombe

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Recensione di Bengi B.

Black Summer

7.5

Valutazione

7.5/10