Recensione : Dragon Age 2 (PC)

Dragon Age 2

Dragon Age 2 – Anno di uscita : 2011

La BioWare aggiunge un’altra bella perla nel vasto panorama dei giochi di ruolo a distanza di due anni dal lancio del capolavoro Dragon Age Origins (2009). A mio avviso Dragon Age 2 ha tutte le carte in regola per essere definito il degno sequel del predecessore. La storia raccontata in flashback dal nano Varric narra le gesta eroiche di Hawke, noto anche come il Campione di Kirkwall. All’inizio del gioco dovremo scegliere il personaggio con cui iniziare la nostra avventura fra i tre disponibili; la scelta dovrà ricadere obbligatoriamente fra un guerriero, un mago o un ladro. Il guerriero predilige il combattimento corpo a corpo, spade, mazze e scudi lo accompagnano in ogni battaglia. Il mago si avvale del classico bastone magico per lanciare potenti incantesimi di attacco e di protezione. Il ladro è il personaggio più versatile, può scassinare serrature e disarmare le trappole, usa la balestra o i pugnali a seconda delle necessità. Come in altri GDR di stampo occidentale abbiamo inoltre la possibilità di cambiare a nostro piacimento le fattezze del nostro personaggio scegliendo fra le tantissime opzioni a disposizione. Nel corso dell’avventura possiamo avvalerci della collaborazione di altri tre personaggi aventi ognuno caratteristiche e abilità differenti. Sta all’intelligenza del giocatore decidere chi di loro farà parte del party in base al tipo di missione da svolgere. Come in Dragon Age : Origins, la gestione delle strategie di battaglia sarà uno degli aspetti più intriganti del gioco. Formare un gruppo ben equilibrato tenendo conto dei singoli talenti dei personaggi sarà  la chiave vincente per sconfiggere avversari molto più numerosi e apparentemente più potenti. Personalmente consiglio di inserire nel gruppo due guerrieri specializzati nel corpo a corpo, un ladro che colpisca dalla distanza, utile anche per scassinare le serrature e un mago con abilità di guarigione. Tuttavia non esiste una formula univoca, ognuno, in base alle proprie esperienze e alla propria fantasia può personalizzare il party come meglio crede.In Dragon Age 2 affrontare i nemici a testa bassa senza usare un minimo di strategia sarà la cosa peggiore che si possa fare. Prima e durante ogni combattimento è fondamentale mettere il gioco in pausa semplicemente premendo la barra spaziatrice e stabilire chi sarà il bersaglio primario e come attaccarlo. Il gioco offre un’ampia personalizzazione anche per tutto ciò che riguarda lo sviluppo del personaggio. I potenziamenti disponibili sono davvero tanti e si distribuiscono mediante una struttura ad albero. Anche se in Dragon Age 2 possiamo controllare tutti i membri del gruppo, non sarà possibile come invece accadeva al suo predecessore, gestirne completamente l’equipaggiamento, il nostro compito si limiterà a fornire ai compagni solo armi e accessori.  

Capita spesso di trovarci di fronte a dei giochi di ruolo la cui trama risulta piuttosto mediocre e poco originale, non è il caso della saga di Dragon Age. Gli sviluppatori da questo punto di vista si sono impegnati molto, il risultato finale è un’esperienza di gioco altamente immersiva e unica nel suo genere. La trama di Dragon Age 2 è particolarmente accurata e molto articolata come del resto tutti i titoli prodotti dalla BioWare, ben presto riuscirà sicuramente a coinvolgervi. Durante i dialoghi abbiamo la possibilità di approfondire gli argomenti trattati scegliendo l’opzione “indaga” o possiamo coinvolgere nella discussione un altro membro del party, il tutto per offrire al giocatore una maggiore interazione nel contesto della trama. Le scelte che faremo durante le nostre conversazioni con gli altri PNG influenzeranno in qualche modo l’evoluzione degli accadimenti successivi permettendoci di sbloccare occasionalmente nuove quest.

Graficamente parlando Dragon Age 2 non è il top dei giochi di ruolo, sono bensì altri i suoi punti di forza, i primi piani sono curati ma le ambientazioni sono alquanto scarne e poco varie. Anche se le mappe sono molto dettagliate e ben strutturate ed è stata introdotta la variante del ciclo giorno/notte per accrescere il realismo, la fase di esplorazione è ridotta ai minimi termini. Le quest disponibili sono davvero numerose anche se poco varie nelle loro dinamiche. Esse si dividono in : missioni della trama principale, missioni secondarie, sotto-trame e dicerie. Vi consiglio di completare tutte le missioni disponibili per due motivi : accumulare denaro per comprare oggetti potenti e aumentare l’esperienza dei personaggi per non trovarvi impreparati nella battaglia finale.

Nota : Devo ammettere che nelle prime fasi di gioco mi sono trovato un pò spiazzato a causa del basso posizionamento della telecamera; se da una parte questa scelta si dimostra azzeccata perché accentua la spettacolarità dei combattimenti, dall’altra va a penalizzare la visualizzazione globale dell’area di scontro con il rischio di perdere di vista il nostro bersaglio.

Nonostante qualche piccolo difetto, Dragon Age 2 è senza ombra di dubbio uno dei migliori giochi di ruolo attualmente in circolazione, se avete amato il primo capitolo della saga targata BioWare non potete assolutamente lasciarvelo sfuggire.

Hard Laugh-32x32

PRO:  La visuale ravvicinata accentua la spettacolarità dei combattimenti. Numerose quest a disposizione. Albero delle abilità ben strutturato. Trama accurata e davvero appassionante.

 

Unhappy Smiley-32x32

CONTRO : Ambientazioni di gioco un pò scarne e poco varie.Le missioni sono tante ma un pò ripetitive nelle dinamiche.

 

La mia pagella
Gameplay
8.5
Grafica
8
Sonoro
8
Longevità
8
Trama
8.5
Divertimento
8.5
Voto Finale
8.4

 

Requisiti minimi PC rilasciati dalla BioWare

sistema operativo Windows XP, Vista, Windows 7
processore Intel core 2 Duo da 1.8 Ghz o superiore, AMD Athlon 64×2 o equivalente da 1.8 Ghz o superiore
Memoria 1024 MB di RAM (1536 Mb con Vista e Windows 7)
Disco rigido almeno 7 GB
Scheda grafica Radeon HD 2600 Pro da 256 MB e le schede Nvidia Geforce 7900 gs da 256 MB
Scheda audio Scheda audio compatibile con DirectX 9.0c

 

Recensione di Bengi B.