Recensione Maze Runner – Il Labirinto

 

Maze Runner

Maze Runner

Thomas si risveglia improvvisamente senza memoria in mezzo ad una vasta radura circondata da mura altissime quasi a formare una sorta di grande prigione. L’area è abitata da una comunità di ragazzi, tutti maschi e ignari del proprio passato che si sono organizzati alla bene e meglio per cercare di sopravvivere in un luogo a loro ostile e ignoto. L’unica via di fuga sembra essere un pericoloso labirinto la cui disposizione cambia ad intervalli regolari sullo stile di “The Cube” di Vincenzo Natali del 1997. Sarà proprio l’arrivo di Thomas l’evento che stravolgerà le sorti della comunità della radura. Lui, curioso, spavaldo, intraprendente ma più determinato degli altri prigionieri a far luce sul mistero che si cela all’interno di quella imponente struttura diventerà presto il leader catalizzatore di speranza dell’intero gruppo.  Se le avventure di Katniss Everdeen di Hunger Games vi hanno colpito e non siete rimasti indifferenti al recente Divergent allora potete rivolgere lo sguardo a Maze Runner, ennesimo film ambientato in un distopico futuro dove i protagonisti sono  ancora una volta un gruppo di ragazzi poco più che adolescenti che lottano per la sopravvivenza. A Hollywood la produzione di film con ambientazione post-apocalittica sta notevolmente aumentando negli ultimi anni. E’ un filone di film che a quanto pare funziona molto bene ai botteghini, piace soprattutto ai teenagers in quanto sono loro che si identificano meglio nei giovani protagonisti di questo genere ma anche a tutta quella vasta fascia di pubblico che ama i cocktail ben dosati di elementi appartenenti al genere azione-fantascienza-thriller.  L’incipit colpisce immediatamente per la sua originalità. Già dalle prime battute si respira un’intrigante atmosfera carica di mistero che riesce subito ad incuriosire lo spettatore. In realtà è solo il preambolo di quello che sarà un affascinante e difficile percorso alla ricerca della verità.  Quindi non siamo di fronte ad un semplice Sci-Fi inzeppato di effetti speciali e senza anima ma piuttosto davanti ad un film che si fa forte di una trama robusta e collaudata ispirata all’omonimo libro di James Dashner e personalizzata in maniera davvero efficace. L’esordiente regista Wes Ball è bravo a calibrare i ritmi alternando concitate scene d’azione a momenti più introspettivi in cui si familiarizza con i protagonisti. E se la cava altrettanto bene a dosare i momenti di tensione senza cadere in cliché scontati ma invero instillando dubbi e incertezze fino alla scena finale. La musica si amalgama bene al contesto delle scene, sale di ritmo nei momenti cruciali e riesce a trasmettere la giusta tensione in quelli antecedenti ad un attacco. Maze Runner scorre veloce, non annoia mai grazie alla rapidità con cui si susseguono gli eventi e alla dinamicità della narrazione arricchita fra l’altro di dialoghi concisi ma maturi. Certo manca l’atmosfera epica che caratterizza film simili come Hunger Games e probabilmente la personalità del protagonista è meno carismatica rispetto alla figura di Katniss Everdeen ma nel complesso Maze Runner  si rivela un buon prodotto di intrattenimento adatto ad un target più vasto di quello per cui è stato concepito.

 
Voto : 7

 

Trailer

Genere Fantascienza, azione, avventura
Durata 113 minuti
Anno 2014
Paese USA
Regia Wes Ball
Cast Dylan O’Brien (Thomas), Kaya Scodelario (Teresa), Will Poulter (Gally), Thomas Brodie-Sangster (Newt),Ki Hong Lee (Minho).