Recensione Upside Down
Siete pronti ad assistere ad uno spettacolare capovolgimento delle leggi fisiche che regolano l’universo ? Upside Down è tutto questo e non solo! Dimenticate Newton e la sua teoria sulla caduta dei corpi e lasciatevi trasportare dalla fantasia in un mondo, ( anzi due ! ) dove vengono confutate le più importanti leggi sulla gravità. Adam (
Jim Sturgess) e Eden (
Kirsten Dunst ) sono due giovani innamorati che vivono in due pianeti differenti ma non molto distanti fra loro. I due pianeti sono collegati da una gigantesca colonna in cui ha sede la Transworld, una grande società dalle molteplici attività. Anche se apparentemente i due mondi sembrano l’uno lo specchio dell’altro ci sono in realtà delle differenze sostanziali, il mondo di sopra dove abita Eden è più ricco e tecnologicamente più avanzato, lusso e progresso in contrasto con la povertà e il degrado urbano che regna nel mondo di sotto dove vive Adam. Ad ostacolare il loro amore non c’è quindi solo la differenza sociale ma anche la forza di gravità dei loro rispettivi pianeti che impedisce fisicamente a chiunque di migrare da una parte all’altra. E’ proprio l’amore impossibile fra i due giovani il tema predominante di Upside Down, un amore pronto a sfidare ogni legge fisica e che supera letteralmente i confini del mondo. La storia sentimentale dei protagonisti è purtroppo sviluppata in modo piuttosto semplicistico, anche se inserita in un contesto fantastico si allinea troppo ai clichè classici cinamatografici diventando piuttosto prevedibile nella sua evoluzione. Sicuramente il punto forte di Upside down è l’ambientazione, l’uso della CGI (acronimo di Computer-Generated Imagery ) permette di creare immagini che risultano particolarmente realistiche regalando allo spettatore una visione a dir poco spettacolare, straordinarie e altamente suggestive le inquadrature dei due pianeti che sembrano specchiarsi l’uno con l’altro. Juan Diego Solonas dedica molto spazio alla storia sentimentale di Adam e Eden tralasciando altri aspetti che forse avrebbero meritato maggior approfondimento. Mi riferisco alle origini del divario socio-economico dei due mondi che non viene spiegato in maniera abbastanza esauriente. Ci sono quindi alcuni spunti appena abbozzati che se sviluppati in modo più ampio avrebbero sicuramente arricchito di contenuto la trama del film.
La pellicola procede con ritmi giusti e ben cadenzati, le eccezionali inquadrature del mondo di sotto che hanno come sfondo uno scenario post apocalittico esprimono in maniera potente la drammaticità della situazione in cui versano i suoi abitanti ( e qui si vede tutta l’esperienza accumulata da Jaun Diego Solonas come direttore della fotografia). Non manca poi quella giusta dose di azione che contribuisce a vivacizzare una storia altrimenti orientata verso un eccessivo romanticismo. Jim Stirgess è un attore dotato di molto espressività, si dimostra molto credibile nella parte del giovane pronto a tutto per conquistare la sua amata, convincente anche Kirsten Dunst che abbiamo già visto nella parte di Mary Jane Watson nella serie di Spider-Man. In sintesi : Upside Down è un fantasy-movie con una evidente impronta drammatico-sentimentale, originale nelle ambientazioni, meno nei risvolti della trama, è un prodotto senza pretese, piuttosto leggero nei suoi contenuti e adatto soprattutto a chi si lascia trasportare liberamente dalla fantasia senza porsi troppi interrogativi.
Voto : 6.5
genere : fantascienza, sentimentale
durata : 107 minuti
anno : 2013
regia : Juan Diego Solanas
cast : Jim Sturgess, Kirsten Dunst, Timothy Spall, Blu Mankuma, Nicholas Rose
Recensione by Cinepremium