Due parole sulla trama….

Dieci persone si risvegliano in un’isola tropicale apparentemente disabitata. Non si conoscono, non sanno come ci sono arrivati e non hanno più memoria del loro passato. Non gli resta altro che cercare di sopravvivere il più possibile cercando nel contempo di scoprire, attraverso alcuni indizi, il mistero che si cela dietro il loro inspiegabile arrivo.

Breve recensione 

Distribuita dal Canale in streaming Netflix dal 12 settembre 2019, The I-Land è una miniserie in sette puntate che parte benissimo. La prima puntata inizia col botto, le premesse sono intriganti e l’idea alla base della trama sembra davvero poter funzionare a dovere. Tutto lascia presagire che si assisterà ad una serie non convenzionale e per una volta fuori dai soliti schemi a cui siamo abituati. Peccato che con il proseguire delle puntate l’interesse tende a calare inesorabilmente a causa di una serie di difetti che vi elencherò di seguito.

Innanzitutto, gli autori nella loro fretta di raccontare gli accadimenti riservano poco spazio all’approfondimento psicologico dei personaggi se non attraverso qualche breve flashback montato in modo piuttosto sbrigativo. Il risultato è che si stabilisce poca empatia con i protagonisti con la conseguente perdita di interesse per le loro vicende personali. Inoltre, la trama pur poggiando su una buona idea e pur contenendo qualche spunto di riflessione degno di merito, è stata sviluppata in maniera grossolana sprecando così tutto il buon potenziale che poteva riservare.

Il difetto più evidente di The I-Land è da attribuire alla bassa qualità dei dialoghi. Scontati, privi di spessore e in certi casi inadeguati al contesto della situazione. Per non parlare del fatto che le azioni di questi dieci disperati, sono spesso discutibili se non addirittura incomprensibili per chiara e manifesta illogicità. E che dire del cast? A onor del vero, gli attori, quasi tutti sconosciuti al grande pubblico, ce la mettono tutta per far funzionare le cose ma il copione a loro designato è tutt’altro che convincente. Fra tutti spiccano, comunque, le eccellenti prove attoriali di Kate Bosworth nei panni di K.C. e Ronald Peet nel ruolo di Cooper.

Cosa salviamo dunque di questo The I-Land? Diciamo che, tutto sommato, nonostante i difetti sopraelencati, questa miniserie riesce a instillare inspiegabilmente una certa curiosità. Vuoi forse per la voglia di vedere dove andranno a parare gli autori, vuoi per il desiderio di scoprire il mistero che si cela dietro quest’isola dalle sembianze paradisiache. Inoltre la sceneggiatura, a fronte di qualche palese lacuna riserva un colpo di scena finale non così scontato. Da menzionare la buona qualità della scenografia e della fotografia. Le ambientazioni sono realizzate piuttosto bene anche se si nota un uso troppo massiccio del ritocco digitale.

The I-Land
  • 5/10
    Valutazione - 5/10
5/10

In conclusione

La trama di The I-Land ha origine da una buona idea di base. Un’idea originale e per una volta non convenzionale che purtroppo è stata sviluppata in maniera grossolana sprecando così tutto il buon potenziale che poteva riservare. La pessima qualità dei dialoghi, l’inverosimile e illogico comportamento dei protagonisti di fronte a certe situazioni e qualche buco di sceneggiatura sono difetti che non si possono assolutamente trascurare in una valutazione obiettiva. Nonostante l’impegno del cast, qualche colpo di scena azzeccato e una buona scenografia anche se fin troppo edulcorata, questa miniserie ideata da Neil LaBute delude e non convince.

Trailer

Genere Fantascienza, thriller
Durata 7 puntate
Anno di uscita
2019
Paese USA
Ideatore Neil LaBute
Cast Natalie Martinez, Kate Bosworth, Ronald Peet

Recensione di Bengi B.