La Recensione del film “L’uomo sul treno” con Liam Neeson e  Vera Farmiga

Sinossi

Sono ormai dieci anni che l’agente assicurativo Michael McCauley (Liam Neeson) prende lo stesso treno, alla stessa ora per recarsi al lavoro a Manhattan. Essendo un attento osservatore conosce ormai di vista quasi tutti i passeggeri del treno, per lo più pendolari come lui. Con alcuni di loro ha stretto un legame di amicizia mentre con altri il rapporto si limita ad un semplice saluto. Un giorno accade l’imprevisto. Michael viene licenziato perché l’azienda per cui lavora ha deciso di ridurre drasticamente le spese del personale. Nello stesso giorno durante il viaggio di ritorno verso casa conosce un’enigmatica passeggera che gli fa una proposta davvero originale. In cambio di 100.000 dollari dovrà trovare e individuare un passeggero del treno fuori dal comune con determinate caratteristiche. Michael accetta la sfida quasi per gioco ma non sa quali saranno le conseguenze.

Commento

Diretto e prodotto da Jaume Collet-Serra, “L’uomo sul treno” è il classico thriller di stampo hollywoodiano che ingloba a sé tutte le caratteristiche tipiche di questo genere di produzioni cinematografiche con tutti i pregi e i difetti a loro connesse.

Ambientata quasi interamente all’interno di un treno frequentato per lo più da pendolari che si spostano quotidianamente dalla periferia a Manhattan per lavoro, questa pellicola vede Jaume Collet-Serra e Liam Neeson alla quarta collaborazione dopo Unknown – Senza identità(2011), Non Stop (2014) e Run All Night – Una notte per sopravvivere (2015).

Partiamo parlando di alcuni innegabili pregi  di questo action-thriller sceneggiato da Byron Willinger e Philip de Blasi. L’uomo sul treno è un film adrenalinico. I ritmi sono molto serrati e la noia resta sempre distante anni luce. La narrazione procede in maniera spedita senza intoppi, almeno nella prima parte. L’idea di base su cui ruota l’intera trama è innovativa e l’incipit é di quelli che coinvolgono immediatamente per la sua originalità. Il film gioca la sua carta migliore sull’enigma che si cela dietro alla ricerca del personaggio misterioso. Gli autori si destreggiano bene nel trovare le soluzioni giuste per costruire i momenti di tensione riuscendo soventemente nel loro intento. Spesso rifacendosi ad alcuni collaudati stereotipi del cinema hollywoodiano capaci di garantire allo spettatore una bella dose di intrattenimento ma che allo stesso tempo, come una medaglia a due facce, sortiscono l’effetto del già “visto e rivisto”.

Il regista dimostra di saperci fare con la macchina da presa e usa sapientemente il suo cast stellare di attori affidandosi soprattutto all’esperienza di Liam Neeson ormai perfettamente a proprio agio in questo genere di ruoli. Un Neeson che rispecchia perfettamente la figura di uomo comune che messo alle strette diventa un eroe a tempo determinato. Accanto a lui vediamo la bella Vera Farmiga impersonare la fredda e imperscrutabile ambasciatrice del male.

Dopo avere parlato degli aspetti positivi passiamo alle dolenti note. Purtroppo dopo una buona prima mezz’ora “L’uomo sul treno” inizia a perdere colpi su molti fronti. La trama, con il passare del tempo sembra attorcigliarsi su se stessa dando vita a scene piuttosto improbabili. Da film incentrato sul mistero diventa un classico action senza grandi ispirazioni. L’Uomo sul treno è il tipico thriller americano dove si fa di tutto per stupire lo spettatore anche a costo di prendere direzioni narrative che lasciano piuttosto perplessi. Lo script non è esente da difetti e alcune situazioni non stanno proprio in piedi. Anzi barcollano proprio fino a cadere nell’assurdo. E come se non bastasse l’epilogo è di una prevedibilità disarmante.

In sintesi : “L’Uomo sul treno” è un thriller che riesce a trasmettere la giusta dose di tensione per tutta la sua prima parte. Il ritmo incalzante e l’originalità dell’idea di base su cui ruota la trama sono altri elementi positivi da tenere in conto. Inoltre la bravura di Jaume Collet-Serra dietro la macchina da presa, il cast stellare di attori presenti e ovviamente un cospicuo budget a disposizione innalzano di non poco la qualità di questa pellicola. Purtroppo l’alta concentrazione di clichè e la brutta abitudine tutta americana di esasperare le situazioni allo scopo di cercare il sensazionalismo a tutti i costi  annullano quanto di buono era stato realizzato.

Valutazione : 6/10

 

Trailer

Genere Thriller, azione
Durata 105 minuti
Data di uscita
2018
Paese USA, Francia, Regno Unito
Regia Jaume Collet-Serra
Sceneggiatura   Byron Willinger, Philip de Blasi
Cast Liam Neeson, Vera Farmiga, Patrick Wilson, Sam Neill, Elizabeth McGovern

Recensione di Bengi B.

0.7

VALUTAZIONE

0.7/10

Pros

  • BUONA SCENOGRAFIA
  • BUONA RECITAZIONE

Cons

  • PESSIMI DIALOGHI
  • NOIOSO