Before We Leave – un city-builder fatto a regola d’arte

Genere: gestionale, city-building

Anno: 2021

Pubblicato e sviluppato da: Balancing Monkey Games

Modalità: giocatore singolo

Requisiti minimi per giocare a Before We Leave

CPU: Intel Core i5-4300U o AMD Phenom II X4 975RAM:

Memoria: 4 GB RAM

Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 550 Ti o AMD Radeon HD 4890DX:

SIstema operativo: Windows 10 o 11 (64 bit)

Spazio su disco: 2 GB

Sviluppato dalla casa di videogiochi indipendente Balancing Monkey Games, Before We leave è un city-builder che per meccaniche di gioco e stile grafico ricorda molto da vicino i titoli delle serie The Settlers e Anno. Il vostro compito sarà quello di fondare una città, espanderla colonizzando nuove isole e pianeti e nel contempo mantenere produttiva e felice la popolazione.

Prima di addentrarci nella descrizione del gameplay è doveroso raccontarne le premesse narrative. Ci troviamo in un pianeta il cui nome ci è ignoto. Una catastrofe di origine sconosciuta ha costretto gli abitanti a rifugiarsi nel sottosuolo. Scopriremo in seguito, solo giocando ad uno dei quattro scenari disponibili, le cause del disastro. Il compito del giocatore nella fase iniziale è molto semplice: costruire un primo insediamento vivibile in modo tale da attirare in superficie gli abitanti nascosti nei bunker. Non sarà un’impresa complessa visto che un lungo ed esaustivo tutorial ci guiderà passo dopo passo nella realizzazione della nostra prima colonia.

Ebbene dirlo subito: il mondo di gioco è piuttosto limitato. Non sarà quindi possibile creare delle città affollate come in Simcity o City Skylines ma solo piccoli centri urbani dislocati su più isole e pianeti. Pertanto, visto le dimensioni ridotte dello spazio costruibile bisognerà pianificare con cura la collocazione delle strutture. Il terreno, morfologicamente diverso in base al tipo di isola, si presenta come un insieme di esagoni regolari che si estendono per tutta la piccola superficie sferica del pianeta. Sopra di essi potrete costruire strade ed edifici.

Before we leave
Una porzione del mondo di gioco

In un primo tempo dovrete costruire delle case per attirare in superficie i coloni nascosti nel sottosuolo. Li vedrete proprio sbucare da un bunker nel terreno per raggiungere la loro nuova abitazione. La loro prima necessità sarà ovviamente acqua e cibo. Successivamente dovrete iniziare a procurarvi le risorse per una futura espansione. Legna, pietra e ferro sono le prime materie disponibili. La creazione dei beni necessari alla sopravvivenza e all’ampliamento della colonia, come in tutti i classici city-builder, avviene attraverso una produzione a filiera. Ad esempio per ottenere gli abiti, dovrete prima costruire dei campi di cotone, poi una fabbrica di tessuti e infine una sartoria. Non poteva mancare anche qui la ricerca tecnologica, svolta all’interno delle biblioteche, che vi permetterà di aumentare la gamma degli edifici costruibili e potenziarne gli attributi.

Nelle fasi successive potrete creare un porto per commerciare con le altre isole e costruire addirittura una base di lancio spaziale per colonizzare altri pianeti. L’interfaccia di gioco è chiara, esaustiva e molto intuitiva. Sono presenti molti pannelli schematici che vi permetteranno di avere sempre sotto controllo la situazione della vostra colonia. Dovrete gestire la quantità di risorse, soddisfare i bisogni crescenti degli abitanti e, fra le altre incombenze, anche arginare l’inquinamento. Fattore che influenzerà la felicità dei cittadini. In Before We leave il commercio è gestibile sia in modalità manuale che in modalità automatica. Gli edifici costruibili sono tanti e variegati nel loro design. Tutti potenziabili tramite uno specifico upgrade. Insomma, di carne al fuoco ce ne davvero tanta. Il gameplay è profondo, ben congegnato e ricco di contenuti. Grazie alla sua semplice intuibilità e immediatezza è un gioco facilmente fruibile anche da chi si approccia per la prima volta al genere.

Before We leave è un city-builder che riesce a trasmettere un certo senso di rilassatezza. E questo grazie anche all’ottima scelta dei brani di sottofondo e a delle meccaniche di gioco che non inducono quasi mai alla frenesia. Proprio per la sua natura di gioco pacifista, non esistono conflitti con altri popoli né la possibilità di insurrezioni. Certo, dovrete mantenere gli abitanti felici per incoraggiarli a mantenere alto il loro rendimento ma non assisterete mai a colpi di stato o a manifestazioni di protesta. Al limite vedrete qualche colono lamentarsi del troppo inquinamento o della mancanza di patate.

Se avete giocato alla serie The Settlers, noterete molte similitudini con lo stile grafico di Before We leave. Il design è pulito, minimale ma allo stesso tempo molto funzionale anche si nota una certa povertà nella realizzazione dei piccoli dettagli. Vivacemente colorato e contraddistinto da tonalità piuttosto accese, il mondo di gioco si amalgama alla perfezione al contesto allegro e scanzonato del titolo.

Il grande limite di questo city-builder è da individuare nella ridotta dimensione delle aree edificabili. La cosa comporterà una pianificazione più attenta del vostro insediamento e limiterà di conseguenza anche l’aumento demografico. Peccato! E visto che ho iniziato a parlare dei difetti non si può non evidenziare la sua limitata longevità dovuta al fatto che sono presenti solo quattro scenari con i relativi obiettivi. Personalmente trovo questa mancanza un fattore notevolmente penalizzante. Giocando in modalità sandbox, invece, potrete sbizzarrirvi come meglio credete, senza vincoli, dando sfogo alla vostra creatività anche se il rischio ripetitività potrebbe prendere ben presto prendere il sopravvento.

Se ti piacciono i city-builder dai un’occhiata alla classifica dei migliori city-builder.

Before we leave

7.5

Gameplay

8.0/10

Grafica

7.5/10

Sonoro

8.0/10

Longevità

6.0/10

Divertimento

8.0/10