La recensione di Self/less

self/less
Trama

Damian Hale (Ben Kingsley) è un miliardario affetto da un cancro incurabile a cui restano ormai pochi mesi di vita. Un eccentrico scienziato lo sottopone ad una nuova procedura sperimentale chiamata shedding che gli permetterà di vivere una seconda vita nel corpo di un giovane e sano uomo conservando i suoi ricordi e la sua coscienza. L’esperimento sembra funzionare finchè non iniziano a farsi sentire dei gravi effetti collaterali.

Commento

Può l’uomo sconfiggere la morte ? qual’è il prezzo dell’immortalità ? sono le due domande a cui Self/less prova a dare una risposta in chiave fantastica. La scienza ha fatto progressi da gigante negli ultimi anni permettendo all’uomo di allungare di parecchio la propria vita. Nell’immaginario mondo di Self/less, un geniale scienziato va oltre il semplice tentativo di allontanare la morte, trova addirittura il modo di trasferire la coscienza di una persona morente in un altro corpo più sano e giovane donandogli la possibilità di vivere una seconda esistenza. L’uomo che si sostituisce a Dio nell’ennesimo tentativo di ingannare la morte è uno dei temi più amati dal mondo della cinematografia contemporanea (vedi ad esempio “Il Sesto Giorno” uscito nel 2000 e diretto da Roger Spottiswoode) ma qui viene affrontato e presentato in una prospettiva completamente diversa. Self/less pur rifacendosi ai clichè del genere riesce a mostrare comunque una certa originalità nello sviluppo della narrazione. Il regista Tarsem Singh noto più che altro per aver diretto il discreto “The Cell“, preferisce non soffermarsi più del dovuto in lunghe e inutili spiegazioni di ordine morale o filosofico sul tema dell’immortalità lasciando più spazio all’azione e ai colpi di scena. Self/less risulta alla fine un thriller fantascientifico piuttosto ordinario che fa dell’equilibrio il suo punto di forza. Intrattiene piacevolmente senza strafare, senza essere pretenzioso, ma nel contempo non riesce a brillare per nessun aspetto in particolare. I colpi di scena non mancano, la maggior parte, per la verità, facilmente prevedibili dagli spettatori più sgamati, qualcuno invece, frutto di una certa genialità. Il film è scorrevole e godibilissimo, i ritmi sono veloci e le poche sequenze d’azione sono avvincenti e davvero ben girate. La trama è piuttosto corposa, a tratti anche intrigante ma limitata nella sua credibilità e nel suo sviluppo non tanto dall’assurdità dell’argomento trattato ma dalla mancanza di coerenza in alcune azioni dei protagonisti.

In sintesi

Self/less è un prodotto di discreto intrattenimento incapace però di divincolarsi dall’ordinarietà. Uno di quei film che entra a far parte della categoria dei “senza infamia e senza lode” destinati ben presto ad essere relegati nel dimenticatoio

Voto : 6.5

 

Genere Fantascienza,Thriller
Durata 115 minuti
Anno 2015
Paese USA
Regia Tarsem Singh
Sceneggiatura David Pastor, Alex Pastor
Cast Ryan Reynolds, Matthew Gode, Ben Kingsley, Natalie Martinez, Melora Hardin, Michelle Dockery. Victor Garber,