Recensione : Ex Machina – il debutto alla regia di Alex Garland

Il tema dell’Intelligenza Artificiale visto da una nuova angolazione

ex machinaDopo “Io, robot”, “I.A. – Intelligenza Artificiale” e i più recenti “Humandroid” e “Automata”, appartenenti allo stesso filone sci-fi, il cinema torna nuovamente a parlare di umanoidi e intelligenza artificiale. L’argomento sembra essere ormai più che inflazionato, tutto è già stato detto, visto e stravisto. Nonostante ciò, Ex Machina, scritto e diretto da Alex Garland si dimostra un film ricco di buoni spunti di riflessione riuscendo a visionare il tema da una nuova angolazione. Un nuovo punto di vista, interessante e appassionante in tutto il suo sviluppo. Si approfondisce in maniera originale il discorso etico-filosofico sui limiti dell’ I.A. Può l’uomo creare la vita ? quali conseguenze avrebbe lo sviluppo di una I.A troppo evoluta ? Può essa superare l’intelligenza umana o addirittura sostituirla ? Quali sono i suoi limiti? Tante le domande che nascono durante la visione di questo ennesimo film che ha come principale protagonista un androide apparentemente dotato di una pseudo-coscienza. Nathan Bateman è un geniale programmatore di software nonché capo di una grande azienda informatica, il suo sogno è quello di creare un robot senziente, non solo fisicamente somigliante ad un essere umano ma in grado di provare anche delle emozioni e di pensare. All’interno del suo laboratorio segreto costruisce un robot avveniristico dandogli le sembianze di una donna e dotandola di un intelligenza fuori dal comune. Tra i tanti dipendenti della sua azienda sceglie Caleb Smith, uno dei suoi migliori programmatori, per testare la sua nuova creazione. Caleb deve interagire con A.V.A., questo il nome dell’androide, per capire se ella sia veramente in grado di formulare dei pensieri. Il tutto avviene in una specie di sorvegliatissimo bunker immerso in un’immensa foresta adattato a centro di ricerca segreto. La scelta di ambientare il film in spazi così limitati contribuisce a trasmettere una permanente sensazione di claustrofobia. E questo soprattutto durante i numerosi black-out in cui viene automaticamente attivato un sistema di sicurezza che impedisce a chiunque di entrare e uscire dall’enorme laboratorio sotterraneo. Permane un intrigante alone di mistero per tutta la durata del film che sembra quasi volere anticipare costantemente un dramma imminente. I momenti di tensione non mancano nonostante i ritmi volutamente molto lenti intercalati dai lunghi dialoghi fra gli unici tre protagonisti presenti (in realtà c’è una quarta presenza, un androide di nome Kyoko non in grado di parlare). Dialoghi che traggono spunto da argomentazioni etico-filosofiche tanto complesse quanto interessanti; le conversazioni non sono mai noiose nè ripetitive bensì riescono sempre a produrre la giusta dose di curiosità. Certo non è un film d’azione, quest’ultima è praticamente assente, ma il fascino della pellicola va ricercato nella costruzione, azzeccatissima tra l’altro, del mistero che ruota intorno al rapporto tra AVA e il suo sviluppatore. Nathan è genio e sregolatezza, un uomo caratterialmente molto forte dotato di un intelligenza ben al di sopra della media, dedito all’alcool e a frequenti deliri di onnipotenza. Caleb è invece timido, pacato, anch’egli molto intelligente ma emotivamente più vulnerabile e mansueto. E infine lei, AVA, la creatura umanoide, enigmatica, pragmatica, curiosa e forse consapevole della propria condizione. Se proprio bisogna citare dei difetti che penalizzano la visione del film questi vanno ricercati nell’eccessiva lentezza della narrazione, nella poca varietà delle ambientazioni e nella totale assenza di azione. Sono piccoli difetti che di fronte ad un thriller psicologico a sfondo fantascientifico così ben confezionato diventano veramente poca cosa. Bisogna dire che fra i tanti Sci-fi usciti negli ultimi anni Ex Machina si rivela sicuramente una bella e gradita sorpresa. I dialoghi complessi ed accattivanti, gli ottimi spunti di riflessione che ne derivano e la macchinosa costruzione della lunga fase preparatoria che preannuncia il colpo di scena finale sono gli elementi più apprezzabile dell’intera pellicola.

Voto : 7

 

Trailer

Genere Fantascienza, Thriller
Durata 108 minuti
Anno 2014
Paese USA, Gran Bretagna
Regia Alex Garland
Cast Domhnall Gleeson, Oscar Isaac e Alicia Vikander, Sonoya Mizuno

 

 

Recensione by Bengi B.