Recensione Il capitale umano

Il capitale umano

Il capitale umano

Il film inizia con l’investimento di un ciclista. Tutta la trama si snoda da un lato con l’indagine sul colpevole dell’investimento e dall’altro su quella relativa alla realtà sia familiare che personale dei diversi personaggi coinvolti. Sembra che ad essere protagonista sia soprattutto il confronto tra due diversi modelli sociali e familiari, ma in realtà anche la diversità del modo di affrontare la vita tra uomini e donne è fortemente presente.

Pur essendo rappresentate due famiglie con le relative abitudini, meschinità, convenzioni sociali del gruppo di appartenenza e scheletri nell’armadio, si ha l’impressione che tutti i personaggi in realtà siano profondamente soli . La solitudine che trovo come trait d’union dei vari personaggi spinge in direzioni diverse a seconda del background di appartenenza ed è maggiormente presente proprio nelle situazioni nelle quali si dovrebbe e potrebbe comunicare e invece i silenzi si riempiono di sottintesi, fraintendimenti e delusioni.

In alcuni casi è l’avidità il mezzo con cui sanare il vuoto, in altri è una finta filantropia.

L’unico personaggio positivo sotto ogni punto di vista perché in grado di aiutare in modo disinteressato ,di amare ed essere vicino accogliendo l’altro è quello interpretato da Valeria Golino.

Eccellente la costruzione dei personaggi da parte del regista, ma anche profondamente ragionata e calibrata la messa in scena dei diversi attori. In modo particolare estremamente riuscito il personaggio interpretato da Fabrizio Bentivoglio addirittura irriconoscibile per fisionomia, accento e gestualità.

Virzì di solito prevalentemente agro dolce nel tono del racconto in questo film trasmette una visione disincantata e profondamente amara senza ricorrere al parossismo o al colpo di scena mozzafiato.

Anche se viene alimentata sapientemente la tensione nello spettatore per la scoperta del colpevole allo stesso tempo quest’ultimo viene stimolato a soffermarsi per conoscere e capire la prospettiva dei personaggi che si trova a spiare quasi come dal buco della serratura.

Credo che il film sia pregevole per diversi motivi: in primo luogo è raccontato in modo elegante e ricercato poi ritengo ottima la recitazione dei protagonisti e gustosa la cura della psicologia dei vari personaggi ed infine estremamente attuale l’atmosfera di perdita di direzione da parte di alcuni modelli familiari.

 Voto : 8

Trailer

Genere Thriller
Durata 116 minuti
Anno 2014
Paese Italia
Regia  Paolo Virzì
Sceneggiatura  Paolo Virzì,Francesco Bruni,Francesco Piccolo
Cast  Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio,Valeria Bruni Tedeschi

 

Recensione by Billa78