Recensione Dragon Age: Inquisition

Un GDR quasi perfetto!

 

DRAGON AGE : INQUISITION

Dopo aver completato la missione principale e una discreta quantità di quest secondarie impiegandoci ben 110 ore è giunto il momento di tirare le somme e recensire questo Dragon Age : Inquisition.

Se con Dragon Age II la BioWare sembrava aver fatto un piccolo passo indietro rispetto al primo capitolo, ora la software house canadese si prende una bella rivincita presentando un gioco di ruolo in grado di contrastare l’egemonia della serie Elder Scrolls della Bethesda che con Skyrim ha dominato il mercato del settore fino ad oggi. Gli sviluppatori hanno curato nel dettaglio tutti gli aspetti del gioco mantenendo inalterato parte del gameplay che ha caratterizzato la serie e introducendo alcune apprezzabili novità. Il risultato è a dir poco sorprendente. Dragon Age : Inquisition è un immenso GDR con una marcata impronta ruolistica in grado di offrire un’esperienza videoludica davvero esaltante. Uno di quei giochi che vi incollerà al monitor e vi priverà di parecchie ore della vostra vita sociale. Fra la mole di contenuti presenti, tre sono gli aspetti che mi hanno maggiormente colpito: la trama, coinvolgente e interessante per tutta la sua durata, la notevole varietà delle meccaniche di gioco e infine l’ottima caratterizzazione di tutti i protagonisti. Ogni personaggio ha una sua personalità, una sua storia e proprie aspirazioni. Nulla, e davvero nulla è stato lasciato al caso ma bensì studiato nei minimi particolari. Passerete ore ed ore a combattere e ad esplorare il gigantesco mondo di gioco ma altrettante anche a dialogare con questo o con quell’altro personaggio per conoscerne il passato, per sbloccare nuove missioni o per intessere nuove relazioni sociali. Ma non sarà mai una cosa frustrante né mai tediosa, anzi… spesso sarà molto divertente. Il vostro alter ego potrà e dovrà cambiare il corso degli eventi. Le vostre decisioni influenzeranno i rapporti con i vostri compagni nel bene o nel male. Determineranno le possibili alleanze e di conseguenza anche l’evoluzione della main quest. La possibilità di influenzare gli accadimenti è un requisito che ogni gioco di ruolo di un certo livello deve assolutamente possedere per garantire maggiore immersività e un maggiore coinvolgimento da parte del giocatore.  Da quanto letto finora avrete capito che non siamo di fronte ad una trama scontata che segue un andamento unidirezionale ma bensì a qualcosa di molto più complesso e articolato. La grande varietà di situazioni che si possono presentare, condizionate dalle vostre decisioni, insieme a tutto ciò che concerne la scelta della classe del personaggio contribuisce a rendere il gioco di una longevità impressionante.

Se la trama risulta coinvolgente fin dalle prime battute così anche la qualità dei dialoghi si attesta su ottimi livelli. I dialoghi sono maturi, tendenzialmente lunghi ma mai noiosi e in certe occasioni infarciti di un pizzico di ironia. Durante la vostra avventura incontrerete tantissimi personaggi con cui intavolare una conversazione. Non è obbligatorio parlare con tutti ma caldamente consigliato per comprendere la storia e i suoi risvolti. Inoltre durante le conversazioni avrete la possibilità di attivare nuove missioni, arruolare nuovi compagni di battaglia e nuovi agenti che lavoreranno per l’Inquisizione. Se pensate di dedicare le vostre attenzioni esclusivamente alla missione principale sappiate fin da subito che vi perderete gran parte del divertimento che il gioco è in grado di offrire. Completare un buon numero di missioni secondarie è utile per acquisire armi ed armature che difficilmente troverete in altri modi. Inoltre per andare avanti nella main quest è necessario far progredire il vostro personaggio per non farsi cogliere impreparati nell’affrontare nemici sempre più forti.

E ora un brevissimo accenno alla trama di Dragon Age: Inquisition. La storia si riallaccia agli ultimi avvenimenti accaduti in Dragon Age II. È in corso una guerra fra i maghi e i templari. Nell’impero di Orlais regna il caos più assoluto. La chiesa ha perso la sua guida. La Cercatrice Cassandra insieme all’ex templare Cullen e al capospia Leliana fonda una nuova organizzazione militare chiamata l’Inquisizione allo scopo di riportare l’ordine nel Thedas. Intanto nei cieli appare uno squarcio enorme da cui fuoriescono delle creature demoniache, una sorta di varco tra il mondo dei viventi e l’ Oblio. E qui entra in scena il giocatore. Verrete arruolati nelle file dell’Inquisizione in quanto l’unico ad avere il dono di poter chiudere i varchi nel cielo. Come e perchè possedete questo grande potere lo capirete solo in seguito. Le vostre gesta eroiche non passeranno inosservate, in breve tempo vi ritroverete a guidare l’Inquisizione e a combattere una lunga guerra contro nemici sempre più potenti. Non proseguo oltre nel racconto per non rovinarvi le tantissime sorprese che riserva il gioco. Sappiate che vivrete una lunga ed intensa avventura con picchi di epicità entusiasmanti.

Sviluppo del personaggio: all’inizio del gioco dovrete scegliere la razza del vostro alter ego fra le quattro disponibili : umano, elfo, nano e qunari. In seconda battuta dovrete scegliere la classe di appartenenza (ladro a due armi, ladro arciere, guerriero con arma e scudo, guerriero con arma a due mani e il mago) e infine avrete la possibilità di personalizzare le fattezze fisiche del vostro personaggio fra un centinaia di opzioni disponibili. L’albero delle abilità è strutturato in modo molto semplice. Senza troppi fronzoli e molto intuitivo. Non potrete potenziare singolarmente gli attributi forza, magia, destrezza e le varie difese ma solo imparare una singola abilità scegliendola all’interno dei quattro-cinque alberi delle abilità predefiniti in base alla classe scelta. Dopo aver completato gli incarichi aumenterà anche la vostra influenza. Raggiunto un determinato valore di punti influenza sbloccherete ulteriori talenti legati all’Inquisizione.

Equipaggiamento e crafting: uno degli aspetti più divertenti del gioco è la parte dedicata alla fabbricazione di armi e armature all’interno delle fucine. Se siete abbastanza abili in questo campo riuscirete a creare un equipaggiamento a volte migliore di quello che potrete acquistare dai mercanti. Per farlo vi occorreranno tantissimi materiali che troverete sparsi nel continente. Raccogliendo minerali rari incastonati nelle rocce, depredando i cadaveri, saccheggiando fortezze e caverne otterrete tutto il necessario per fabbricare armi e armature potentissime. Da qui nasce l’importanza della fase di esplorazione di ogni singola area del continente del Thedas. Se invece siete pigri sappiate che i pochi mercanti in circolazione non sono molto forniti e quel poco che hanno lo vendono a carissimo prezzo. Un chiaro segno del ritorno alle origini della serie è la possibilità di gestire completamente l’equipaggiamento di tutti i vostri compagni dalla testa ai piedi, armi comprese. Cosa che invece in Dragon Age II era in parte preclusa.

Meccaniche di gioco, combat system: vi ricordate cosa accadeva dopo aver concluso una battaglia nei precedenti Dragon Age? la vostra salute veniva magicamente ripristinata. Ora potete scordarvelo. Per recuperarla dovrete usare con saggezza le poche pozioni disponibili o ritornare al campo base per riposarvi. Al limite durante la battaglia potrete contare sulle abilità curative di un vostro compagno mago ma solo dopo aver appreso la relativa capacità. Come da tradizione non sarete da soli nel campo di battaglia, nel corso della vostra avventura sarete affiancati da altri tre compagni scelti fra i nove disponibili (sempre che abbiate deciso di reclutarli tutti naturalmente). E come sempre lo studio delle strategie di battaglia sarà un momento fondamentale per affrontare nei migliori dei modi qualsiasi nemico ostacoli il vostro cammino. Bisogna ammettere che Dragon Age: Inquisition da questo punto di vista ha perso qualcosina rispetto ai suoi predecessori. Certo la componente strategica è sempre divertente e riveste comunque notevole importanza ma in modo più limitato rispetto a Dragon Age: Origins. Una delle più interessanti novità introdotte a livello di gameplay è il tavolo di guerra, una sorta di mappa dal quale è possibile pianificare le successive strategie di guerra. Insieme ai membri più importanti dell’Inquisizione potrete decidere quali obiettivi sbloccare e quali campagne militari intraprendere.

Cacciatore di Draghi

Esplorando le vastissime terre del Thedas vi capiterà di imbattervi in draghi enormi e possenti. Ecco! se siete nelle prime fasi di gioco è meglio che scappiate a gambe levate perchè vi faranno fuori in un baleno. Solo dopo esservi fatti le ossa combattendo qualche ora potrete iniziare a dar loro la caccia per ottenere con la loro uccisione oggetti altrimenti introvabili dai mercanti. I draghi sono in tutto dieci. Ucciderli sarà un impresa davvero impegnativa, una di quelle sfide che metterà a dura prova le vostre abilità strategiche ma che in compenso vi regalerà parecchia soddisfazione. Ogni drago ha un punto debole, una sua vulnerabilità ad un specifico elemento e un suo attacco caratteristico. Spetterà a voi capire come abbatterli usando la tutta la vostra materia grigia e la vostra abilità di combattente.

Dal punto di vista grafico ci troviamo di fronte ad un titolo davvero all’avanguardia. I paesaggi sono uno spettacolo per gli occhi, curati in ogni dettaglio e ricchi di colori e sfumature. Inoltre sono presenti dei punti sopraelevati da cui si possono ammirare scorci mozzafiato. Vagando per il mondo di gioco vi accorgerete fin da subito della varietà e della ricchezza di particolari delle ambientazioni. Ogni area di gioco ha caratteristiche ben precise dove dominano specifici elementi naturali. Passerete attraverso immense paludi, deserti sconfinati, zone perennemente ghiacciate e pianure selvagge. Tutte ricche di segreti e tesori da scoprire. Nel corso dell’avventura sarete accompagnati da musiche davvero gradevoli e sempre in linea con il contesto epico del gioco. Più veloci e ritmate nelle fasi di combattimento e più armoniose e melodiche durante l’esplorazione. Ottimi gli effetti sonori e tutto ciò che concerne il doppiaggio dei personaggi.

PRO 

  • Elevata quantità e varietà di contenuti presenti nelle meccaniche di gioco
  • Mondo di gioco enorme e ricco di sorprese
  • Armi e armature varie per tipologia e altamente personalizzabili
  • Lo studio delle strategie di battaglia è uno degli aspetti più intriganti del gioco
  • Longevità a dir poco impressionante 
  • Ampia libertà decisionale
  • Nel gioco sono presenti alcuni rompicapi molto divertenti

CONTRO

  • Qualche piccolo trascurabile bug 
  • Tempi lunghi di caricamento
  • La componente strategica è leggermente più limitata rispetto ai suoi predecessori

 

La mia pagella
Gameplay
9
Grafica
9
Sonoro
10
Longevità
10
Trama
9.5
Divertimento
10
Voto Finale
9.6

 

 

 

Recensione di Bengi B.