Recensione: Pillars of Eternity

Un GDR dalle atmosfere retrò in cui la parola d’ordine è Massima libertà decisionale

pillars of eternity

Genere: gioco di ruolo fantasy – Anno: 2015 Sviluppatore: Obsidian Entertainment – Pubblicato da: Paradox Interactive – Piattaforma: PC – Giocatore singolo

Sviluppato dalla software house Obsidian Entertainment con il cospicuo contributo economico di più di 74.000 sostenitori, Pillars of Eternity si presenta come un interessantissimo gioco di ruolo che ricalca in maniera importante le meccaniche di gioco di gloriosi titoli del passato. Un gioco nuovo che riprende lo stile degli Infinity Engine dell’era Baldur’s Gate e Planescape : Torment. Una trama originale e particolarmente elaborata, una grande mole di contenuti a livello di gameplay e la possibilità di incidere in modo significativo attraverso le proprie scelte sull’andamento degli eventi  fanno di questo gioco un vero e proprio must del genere. Pillars of Eternity per le sue caratteristiche è da considerare il gioco di ruolo per antonomasia. Come spesso accade nei più classici RPG di nuova generazione inizierete una nuova partita vestendo i panni di un perfetto sconosciuto senza una meta precisa e con un passato tutto da svelare. Scoprirete ben presto di essere un “osservatore” cioè un individuo in grado di percepire le anime. Il vostro compito principale sarà quello di scoprire l’origine di tale potere e contemporaneamente quello di spezzare la maledizione che ha colpito il mondo di Eora. Potrete plasmare il vostro eroe come più vi aggrada senza nessun vincolo. La biografia del personaggio si scriverà da sola in base alle scelte effettuate nel corso dell’avventura. Trama e quest cambieranno di conseguenze così come la fama e la reputazione presso la popolazione locale. Le vostre scelte influenzeranno i rapporti con i compagni di viaggio e quelli con le fazioni presenti nel mondo di gioco. Deciderete voi l’orientamento morale del protagonista. Siete liberi di far la parte dei cattivi o dei buoni, di avere un comportamento onesto, aggressivo, diplomatico o razionale. Nulla vi è precluso. Tutto dipenderà esclusivamente da voi. Massima libertà decisionale è la parola d’ordine di Pillars of Eternity.  Insomma, un gioco di ruolo nel vero senso del termine. E questo lo si intuisce subito nelle fasi iniziali in cui dovremo scegliere le caratteristiche del nostro personaggio scegliendo far le tante opzioni possibili.

Sviluppo personaggio e strategia: La personalizzazione del proprio avatar vi farà perdere almeno mezz’ora di tempo visto l’enorme quantità di opzioni disponibili. Dovrete scegliere il sesso, la razza e la sottorazza, per passare poi alla difficile scelta della classe fra le 11 disponibili ( barbaro, cipher, guerriero, ranger, paladino, mago, druido, ladro, monaco, cantore o chierico). E non è finita qui. Il passo successivo sarà quello di scegliere la corporatura, gli attributi, la cultura, le origini, l’aspetto, la voce e il ritratto. Pillars of Eternity vi obbligherà a fare scelte continue. Ovviamente nulla vieta di far diventare il vostro monaco un bravo scassinatore o equipaggiare il bardo con uno spadone a due mani. Il risultato non sarà dei migliori perché è sempre preferibile in questo genere di giochi rispettare le prerogative delle classi di appartenenza. Durante i vostri viaggi incontrerete dei personaggi che vi chiederanno di entrare a far parte del gruppo. Potrete così formare un party composto da un massimo di sei membri. Inoltre nelle locande avrete la possibilità di reclutare dei mercenari da personalizzare in tutto e per tutto a proprio piacimento. Al contrario di quanto avviene in altri giochi di ruolo, qui i punti esperienza per passare di livello si otterranno principalmente completando le quest e non semplicemente eliminando i nemici. Il level cap è fissato a dodici quindi dovrete fare attenzione nella scelta delle abilità. Pillars of Eternity implementa un albero delle abilità davvero profondo e ben congegnato. Da questo punto di vista gli sviluppatori meritano un plauso speciale per la creatività dimostrata. Le magie e le abilità specifiche di ogni classe sono talmente tante che ci vorranno molte ore di gioco per padroneggiare al meglio tutte quante. La componente strategica riveste un’importanza fondamentale durante gli scontri. Prima di ogni combattimento sarà necessario passare alla pausa tattica ed iniziare la fase di studio delle tattiche di battaglia. I parametri da tener conto sono tanti e tutti importantissimi. Ogni scontro va ragionato e studiato poiché lanciarsi in battaglia come dei berserker vi porterà dritti dritti al game over.

Leggere leggere e ancora leggere: Uno degli aspetti che mi ha maggiormente colpito di Pillars of Eternity è l’ottima caratterizzazione di tutti i personaggi che compongono il party. Ognuno ha una propria storia e una propria personalità. Dialogando con loro potrete attivare le quest a loro correlate. Gli sviluppatori hanno prestato molto attenzione ad arricchire la trama di tantissimi dettagli infarcendola di racconti e lunghe descrizioni. Se iniziate a giocare a Pillars of Eternity sappiate fin da subito che passerete gran parte del vostro tempo a leggere, leggere e ancora leggere. A volte vi sembrerà di sfogliare un lungo libro fantasy. I dialoghi sono molto approfonditi ma allo stesso tempo eccessivamente prolissi. Non nego che ne ho bypassati tantissimi. Il vostro atteggiamento nei confronti dell’interlocutore insieme alla reputazione determinerà la quantità e la varietà delle possibili risposte durante i dialoghi. Alcuni personaggi non vi parleranno nemmeno se avete una bassa reputazione presso la loro fazione. Da sottolineare la cura con cui è stato studiato il diario missioni, davvero dettagliato e completo in tutto e per tutto. Al suo interno troverete una biografia che si scriverà da sola man mano che procederete nell’avventura. E’ presente anche un elenco molto particolareggiato di tutti gli obiettivi delle quest e una specie di enciclopedia che vi illuminerà su tutto il mondo di gioco.

Equipaggiamento e crafting: Una cosa che salta subito all’occhio giocando a questo mastodontico gioco di ruolo è la scarsa varietà di design dell’equipaggiamento. Durante il gioco raccoglierete una quantità impressionante di armi e corazze tutte apparentemente molto simili fra loro per caratteristiche, qualità e modello. Si fa molta fatica a distinguere immediatamente quali siano le armi migliori e quelle peggiori perchè sono troppi i parametri da valutare. Inoltre gli accessori come guanti, stivali, anelli e cinture sono delle perle rare. Quasi introvabili anche dai mercanti, tanto che solo dopo ore molte ore di gioco riuscirete a vestire i vostri personaggi in modo completo. Questo forte squilibro fra quantità di armi ottenibili e numero di accessori è a mio giudizio un fattore decisamente penalizzante. Il sistema di crafting è semplice e accessibile in ogni momento accedendo alla schermata dell’inventario. Con l’opzione”creazione” si avrà la possibilità di creare pergamene magiche e pozioni senza bisogno di procurarsi delle formule dai mercanti. Inoltre si possono incantare armi ed equipaggiamento per aumentarne gli attributi senza rivolgersi ai fabbri o ai classici incantatori. Se da una parte il sistema di crafting così come è stato concepito rende le cose di gran lunga più semplici e sbrigative dall’altra va a banalizzare una componente importante dei classici gioco di ruolo. Dovete anche sapere che in  Pillars of Eternity l’inventario non ha limiti di spazio per cui potrete accumulare una grandissima quantità di oggetti da vendere poi ai mercanti per ricavarci del denaro. L’inventario senza limiti è certamente una trovata poco verosimile ma costituisce un’agevolazione non da poco perchè velocizza notevolmente i tempi di gioco. Almeno non si dovrà correre in lungo e in largo alla ricerca di un mercante per liberarsi degli oggetti superflui.

La fortezza: Come in Dragon Age: Inquisition all’interno del gioco è stata implementata la fortezza. Un enorme castello in rovina da ricostruire pezzo per pezzo che diventerà la casa ufficiale del vostro alter-ego, dei membri del party e del suo entourage. Qui potrete riposare, mercanteggiare e assegnare degli incarichi particolari ai vostri mercenari e ai vostri compagni.

Grafica e sonoro: Pillars of Eternity si presenta con uno stile grafico bidimensionale con  visuale isometrica dall’alto che ricalca vecchi e gloriosi titoli del passato, omaggiandoli e al tempo stesso cercando di rievocare le stesse atmosfere. Purtroppo questa scelta si ripercuote negativamente sul gameplay. Capita a volte durante gli scontri che alcuni membri del party non siano immediatamente visibili perché coperti da colonne, muri o quant’altro. La cosa non è affatto piacevole perché rende più difficoltosa la gestione della battaglia. Detto questo bisogna sottolineare la buona fluidità dei movimenti dei personaggi e la cura per i particolari delle ambientazioni di gioco. La musica si adatta alla perfezione al contesto epico della situazione, che sia in combattimento o durante la fase di esplorazione essa sarà sempre gradevole, mai noiosa e né troppo fracassona. Il parlato è in inglese ma è sottotitolato in italiano.

In sintesi: Accanto a qualche difetto come l’utilizzo di una grafica fin troppo old style che farà storcere un pò il naso a qualcuno  e un’eccessiva lunghezza dei dialoghi, Pillars of Eternity ha dalla sua una notevole quantità di pregi. In primis, il fatto di saper riallacciarsi alle atmosfere di vecchi gloriosi GDR del passato in maniera davvero efficace. In secondo luogo, è un gioco che si fa forte di una trama coinvolgente e un gameplay davvero profondo e ben sviluppato.

PRO 

  • Tantissime magie con cui sbizzarrirsi
  • Massima libertà decisionale 
  • Trama profonda e ben congegnata
  • Combat system divertente
  • Diario missioni chiaro e molto dettagliato

CONTRO

  • Grafica bidimensionale che in alcune occasioni penalizza la gestione degli scontri
  • Dialoghi fin troppo prolissi
  • Design dell’equipaggiamento poco vario

 

La mia pagella
Gameplay
8.5
Grafica
7.5
Sonoro
9.5
Longevità
8.5
Trama
9
Divertimento
8.5
Voto Finale
8.5

 

 

Requisiti minimi PC per giocare a Pillars of Eternity

sistema operativo Windows Vista, Windows 7, Windows 8
processore Intel Core i3-2100T a 2.5 GHZ o AMD Phenom II X3 B73
Memoria 4 GB di RAM
Disco rigido 14 GB
Scheda grafica ATI Radeon HD 4850  o Nvidia Geforce 9600 GT
Scheda audio Scheda audio compatibile con DirectX 9.0c

 

Recensione di Bengi B.