Recensione Tropico 5

Dall’era coloniale ai tempi moderni

Tropico 5 – Uscita : 2014

Prodotto dalla Haemimont Games, Tropico 5 arricchisce la serie di numerose novità senza però stravolgerne il gameplay ma anzi introducendo alcune facilitazioni. Tropico è sempre stato, fin dalla sua prima uscita nell’ormai lontano 2001, un titolo molto impegnativo per via della complessità delle sue meccaniche di gioco. Non bastava completare il tutorial per apprenderne il funzionamento ma erano necessarie tante ore di gioco, molta pazienza e un’attenta lettura del corposo manuale. Un city building difficile quindi, ma allo stesso tempo molto appagante. Con l’uscita dei titoli seguenti abbiamo invece assistito ad una lieve riduzione della difficoltà di gioco a favore di una maggiore fruibilità. Mossa che si è rivelata davvero vincente sul mercato perché, a parere mio, ha allargato di non poco il bacino di utenza. Tropico 5, pur essendo la naturale evoluzione dei suoi predecessori mantiene inalterato gran parte del concept di gioco tradizionale e allo stesso tempo introduce alcune interessanti migliorie. Come nei titoli precedenti vestirete i panni di un dittatore, chiamato El Presidente, incaricato di governare una sperduta isola tropicale. E come al solito, per riuscire a trasformare il vostro piccolo staterello in una grande potenza economica dovrete necessariamente tenere conto delle esigenze dei suoi abitanti e nel contempo porre molta attenzione alla politica internazionale. La vostra capacità gestionale sarà nuovamente messa a dura prova nonostante alcune semplificazioni introdotte a livello di gameplay rispetto ai suoi predecessori. Semplificazioni che permettono anche agli utenti meno avvezzi di avvicinarsi al genere gestionale ma che abbassano notevolmente il tasso di sfida per i giocatori più esperti. Il tempo di gioco è diviso in quattro Ere : l’era coloniale,  le guerre mondiali, la guerra fredda e i tempi moderni. Nell’era coloniale Tropico è una colonia britannica; in questa fase dovrete riuscire a conquistare l’indipendenza dalla Corona allargando le file dei cittadini rivoluzionari e cercando di non far scadere il proprio mandato. Una volta conquistata l’approvazione di almeno il cinquanta per cento della popolazione attraverso il completamento di alcuni missioni passerete all’era delle guerre mondiali. Qui il discorso cambia completamente poiché il vostro compito principale sarà quello di mantenere buoni rapporti con l’Asse o gli Alleati per poi poter firmare dei trattati di pace. Il passaggio dalla guerra fredda ai tempi moderni avviene invece mediante la ricerca della tecnologia chiamata “Atomo ostile” e la successiva creazione di un programma nucleare. Il passaggio da un’era all’altra permette anche di sbloccare la costruzione di nuovi edifici. Gli sviluppatori hanno davvero fatto un ottimo lavoro da questo punto di vista. In Tropico 5 potrete costruire tantissime nuove strutture, migliorarle mediante i relativi potenziamenti e anche nominare un responsabile che ne aumenti l’efficacia. Un’altra novità degna di nota  è l’introduzione delle casate. Stavolta non sarete soli a governare l’isola ma avrete il supporto dei vostri familiari. Ognuno di loro può essere personalizzato in tutte le sue fattezze fisiche utilizzando l’apposito pannello e successivamente potrà essere scelto come candidato alle prossime elezioni, spedito all’estero per svolgere compiti piuttosto delicati o assegnato a delle strutture per migliorarne l’efficacia. Non solo ! se avete abbastanza denaro nel conto svizzero,e fareste bene sempre ad averlo, potrete potenziare le loro caratteristiche con i relativi bonus. In tropico 5 riveste una notevole importanza l’aspetto della ricerca tecnologia. Attraverso di essa potrete sbloccare la costruzione di nuovi edifici o migliorare quelli presenti. Quindi nelle primi fasi di gioco sarà determinante costruire almeno una biblioteca ed assumere del personale qualificato che ci lavori. Inoltre potrete emendare il tipo di costituzione che determinerà quello che sarà l’assetto socio-politico dell’isola negli anni avvenire. Ad esempio potrete scegliere se aprire o meno le frontiere per incoraggiare i flussi migratori da e verso Tropico, decidere se sarà uno stato ateo oppure concedere il pensionamento anticipato. Ogniqualvolta passerete da un’era all’altra si sbloccheranno anche nuovi editti, accanto a quelli tradizionali della serie come “cibo per il popolo” e “assistenza sociale” ne troverete altri più attuali come la ricerca sulle staminali, il “Wi-Fi gratis” che aumenta la qualità delle abitazioni o il “Divieto di fumare” che aumenta la speranza di vita dei Tropicani. Insomma, da quanto avete letto finora avrete senz’altro capito che la carne al fuoco è davvero tanta. Un plauso agli sviluppatori per la creatività dimostrata e per essere riusciti a rinnovare con successo un prodotto collaudato senza stravolgere in modo esagerato le meccaniche di gioco. Forse l’unico e purtroppo grande difetto di questo titolo è, a mio avviso, l’eccessiva brevità della campagna principale e la carenza di obiettivi. E’ vero che è sempre presente  l’opzione della partita libera che permette la personalizzazione degli obiettivi e la possibilità di giocare in multiplayer ma volete mettere con le divertentissime 20 missioni della campagna di Tropico 4 ?  Sotto l’aspetto grafico tropico 5 ha fatto un enorme passo in avanti rispetto ai suoi predecessori; le costruzioni sono ben definite e molto colorate, peccato per alcuni leggeri rallentamenti percepibili nei momenti in cui la popolazione e il traffico aumentano considerevolmente. Anche il comparto sonoro è migliorato parecchio, finalmente non sentiremo più quella musica fin troppo martellante dei titoli precedenti.

PRO 

• Tantissimi nuovi edifici
• Più semplice collegare le costruzioni alle strade
• Grafica colorata e ben definita
• Musica gradevole e non più martellante come nei titoli precedenti
• Possibilità di giocare in muliplayer

 CONTRO

• Campagna principale eccessivamente corta
• Carenza di veri obiettivi