La foresta: La serie crime fatta a regola d’arte!

Riguardo alla trama…….

La scomparsa improvvisa di una sedicenne di nome Jennifer desta molto preoccupazione fra gli abitanti di Mountfacon, piccola cittadina nella foresta delle Ardenne. Il nuovo capo della polizia Gaspard e la sua vice Virginie iniziano le indagini con la collaborazione di Eve, insegnante con un passato molto travagliato. Le ricerche conducono all’interno della grande e fitta foresta nei pressi della cittadina. Poco dopo scompaiono misteriosamente altre due amiche di Jennifer. Il mistero si infittisce e con esso anche l’ansia dei familiari delle ragazze.

La recensione

Composta da sei episodi,  La forêt (questo è il titolo originale)  è una miniserie francese incentrata sulle indagini riguardo la misteriosa scomparsa di una sedicenne.  Le prove raccolte ci trasportano nel cuore della fitta vegetazione dei boschi delle Ardenne dove regna perennemente un’atmosfera intrisa di fascino e impenetrabilità. Fra i grandi alberi dell’immensa boscaglia si celano inquietanti segreti appartenenti al passato ma strettamente legati alle vicende di alcuni abitanti di  Mountfacon. Al centro le storie di Eve, insegnante nel liceo locale con alle spalle un misterioso passato. Oceane, l’amica di Jennifer cresciuta all’ombra di un padre alcolizzato e con numerosi precedenti e Maya, figlia adottiva del tenente Virginie.

Diretta da Julius Berg e ideata da Delinda Jacobs, La Foresta è uno dei migliori prodotti presenti sul canale in streaming Netflix. Questa miniserie, fatta a regola d’arte, contiene tutti quegli ingredienti indispensabili per instillare nello spettatore curiosità, suspense e mistero. Chi ama il giallo avrà pane per i suoi denti per tutta la durata dei sei episodi. Alla fine di ognuno di essi verrà rivelata una traccia importante che porterà pian piano alla risoluzione dell’enigma. La trama, sebbene sia molto coinvolgente, non è particolarmente originale. Difatti sono molte le analogie con la prima stagione della fortunata serie televisiva britannica Broadchurch. In entrambe le serie la vittima è un minore, il nuovo capo della polizia è una persona integerrima e inflessibile. Il vice capo è una donna, tutt’altro che intransigente, che conosce praticamente tutti e applica la legge con molta elasticità. Entrambe sono ambientate in una piccola cittadina dove tutti sanno tutto di tutti. Ci sono anche altri elementi molto comuni ad altre serie più o meno note ma eviterò di elencarli per non rivelare dettagli importanti della trama.

La serie è scritta e diretta in modo ineccepibile. Non c’è nulla all’interno della trama che sia poco credibile o incongruente. L’aderenza alla realtà, probabilmente è stato il leit motiv imperante durante la fase di produzione. Tutti i tasselli, svelati pian piano con il procedere della storia, combaciano alla perfezione. La sceneggiatura è scritta in modo metodico e senza sbavature. Episodio per episodio cresce il grado di coinvolgimento e con esso la voglia di scoprire cosa accadrà nella puntata successiva fino ad arrivare ad un finale di quelli che non ti aspetti.

C’è poco spazio per l’azione, regista e autori si concentrano sull’approfondimento psicologico dei personaggi e sui loro drammi familiari per dare più enfasi alla costruzione del mistero che si cela dietro la morte della sedicenne Jennifer. Non è assolutamente facile arrivare precocemente alla soluzione. Gli autori ti inducono a prendere una direzione, poi ti sviano con la scoperta di altre prove sorprendendoti costantemente grazie ad un nuovo colpo di scena. Cercare di sgarbugliare questa matassa così intricata è un compito arduo sia per la polizia che per lo spettatore più avvezzo al genere. La trama, pur non essendo particolarmente originale come detto in precedenza, è ricca di contenuti e di momenti topici. Le singole storie dei personaggi protagonisti vengono sviscerate con il procedere della storia mettendo in luce scomode verità e segreti sconcertanti. Tutto questo senza esporre lo spettatore alla visone di inutili scene di violenza che tanto sono in voga nelle produzioni attuali. Gli accadimenti si susseguono con una certa rapidità e senza troppi fronzoli. I ritmi sono intensi come è giusto che sia in una serie composta da solo sei episodi della durata di circa cinquanta minuti ognuno.

Conclusioni

Forse un po’ sottovalutata e passata quasi in sordina senza troppa pubblicità, La Foresta è una bella e gradita sorpresa presente all’interno del vasto catalogo Netflix. Se siete amanti del genere crime la visione è caldamente consigliata.

La foresta
  • 8/10
    Valutazione - 8/10
8/10
Genere Crime, poliziesco, thriller
Stagioni 1
Anno
2017
Paese Francia
Regia Julius Berg
Ideatore   Delinda Jacobs
Cast Samuel Labarthe, Suzanne Clément, Alexia Barlier, Frédéric Diefenthal, Patrick Ridremont, Nicolas Marié, Gilles Vandeweerd, Mélusine Loveniers, Martha Canga Antonio, Ines Bally

Recensione di Bengi B.