Tropico 6: Pregi e difetti

Genere: simulazione, gestionale, city builder

Sviluppato da Limbic Entertainment e distribuito nel 2019 da Kalypso Media

A distanza di un anno dalla sua pubblicazione ad opera di Kalypso Media, ho deciso, dopo circa una sessantina di ore giocate, di recensire Tropico 6. Premetto che la saga di El Presidente mi ha sempre appassionato come del resto tutti i city builder. Ho iniziato a giocare a Tropico nel lontano 2001 e ovviamente non mi sono perso nessuno dei titoli successivi. Di conseguenza ritengo di essere più che idoneo a scrivere una recensione obiettiva del nuovo prodotto targato Limbic Entertainment cercando di risaltarne i pregi ma anche i difetti.

Per chi non lo sapesse, Tropico 6 è un gioco gestionale appartenente al sottogenere dei city builder ambientato in un arcipelago caraibico in un periodo che spazia tra l’inizio del 1900 fino ai giorni nostri. Il compito del giocatore è quello di trasformare una piccola nazione in una potenza economica e nel contempo soddisfare i bisogni della popolazione cercando di mantenere delle buone relazioni con le superpotenze.

Sostanzialmente il gameplay di Tropico 6 non si discosta molto dai titoli precedenti salvo l’aggiunta di qualche novità, a mio avviso, molto interessante. Tra queste, la presenza di un broker, una sorta di consulente finanziario, che proporrà, di tanto in tanto e in modo casuale, al El Presidente di completare determinati incarichi in cambio di soldi da depositare nel conto svizzero. Con questo denaro si potranno acquistare vari bonus come progetti, approvazione dei leader e molto altro. Sono state aggiunte nuove fazioni e numerosi nuovi edifici ,sbloccabili con il passare delle epoche, e quasi tutti migliorabili. Inoltre, si potranno costruire particolari edifici come “Il Covo dei Pirati” con cui si potranno organizzare dei raid per ottenere preziosi bottini o addirittura rubare delle grandi opere architettoniche. Un’altra novità importante è la possibilità di espandere la città su un arcipelago formato da più isole collegabili fra loro mediante dei ponti.

Iniziamo a parlare dei pregi di Tropico 6. La casa di sviluppo, Limbic Entertainment, ha realizzato un prodotto davvero pregevole sotto tutti i punti di vista. Il gameplay è profondo, ricco di contenuti e soprattutto molto vario. Progettare, ricercare, costruire, emanare editti, arricchirsi e impersonare uno scanzonato dittatore è sempre dannatamente divertente e per certi versi anche appagante. Come nei titoli precedenti, Tropico 6 riesce a strappare qualche sorriso con il consueto sarcasmo e lo stile parodistico che ha sempre contraddistinto la saga. Inoltre il gioco è completamente localizzato in italiano.

Anche sotto il profilo grafico si evince la buona qualità del lavoro svolto dal team Limbic. L’inquadratura dall’alto restituisce alla vista un gradevole panorama dell’isola. Nella visuale più ravvicinata si può facilmente notare la cura e l’attenzione nella realizzazione dei piccoli dettagli. Anche dal punto di vista tecnico gli sviluppatori hanno svolto un pregevole lavoro. Tropico 6 è un titolo fluido, ottimizzato perfettamente e lo si denota, fra le altre cose, anche dai brevissimi tempi di caricamento. Non ho mai riscontrato crash né bug di alcuna sorta. Purtroppo nessuno è perfetto e Tropico 6 ha un difetto che balza subito all’occhio come quando si vede una nave mercantile che passa bellamente attraverso un ponte e non sotto come dovrebbe.

Uno degli aspetti più riusciti di questo Tropico 6 è la chiarezza del pannello di gestione. L’interfaccia è semplice e intuitiva ma allo stesso tempo molto completa. C’è davvero di tutto, ogni dato, ogni possibile interazione con i personaggi e tutto l’elenco particolareggiato delle azioni che possiamo impartire.

Tropico 6 pannello di gestione

Tropico 6 offre tre diversi di livelli di difficoltà per cui anche i neofiti del genere potranno sperimentare la propria capacità amministrativa senza troppi ostacoli. Oltretutto troverete un ottimo tutorial che vi permetterà di familiarizzare immediatamente con le meccaniche di gioco. Se invece siete già dei giocatori esperti vi consiglio di giocare almeno a difficoltà media. Troverete comunque pane per i vostri denti in quanto il tasso di sfida è ben calibrato. Dovete sapere che non esiste una campagna vera e propria come nei titoli precedenti ma solo una quindicina di missioni completabili ognuna in circa 4 o 5 ore. È presente ovviamente la modalità sandbox che vi permetterà di regolare i parametri di vittoria e scegliere fra le numerose mappe random disponibili.

È giunto il momento di parlare dei difetti di Tropico 6 tra cui uno che ho riscontrato immediatamente giocando la mia prima partita. Nei titoli precedenti di Tropico il sostegno delle varie fazioni andava tendenzialmente di pari passo con il grado di soddisfazione della popolazione. Ad esempio: bastava costruire un depuratore, un giardino botanico ed emanare ordinanza anti-rifiuti per accontentare gli ambientalisti per tutta la partita mentre per soddisfare i religiosi bastava edificare due chiese e una cattedrale. Beh, qui è tutto diverso. Potete emanare tutti gli editti o costruire tutti gli edifici richiesti dai leader ma avrete solo un sostegno temporaneo delle varie fazioni. Potreste anche trovarvi nella situazione paradossale di avere un indice di soddisfazione generale piuttosto alto e nel contempo essere detestati da più fazioni rischiando di conseguenza di perdere le elezioni. Quasi tutte le azioni che compirete avranno ripercussioni positive da un lato ma anche negative dall’altro (seppur in percentuale minore). Il risultato è che, nonostante tutti i compromessi attuati, sarà molto difficile farsi amare da tutta la popolazione. Probabilmente era intenzione degli sviluppatori fare in modo che il giocatore trovasse sempre nuovi stimoli e non si adagiasse sugli allori. Il rovescio della medaglia è che l’esperienza di gioco per i meno esperti potrebbe diventare a tratti frustrante.

In una delle missioni disponibili avremo come obiettivo quello di difenderci dagli attacchi di altre potenze straniere. Purtroppo tutta la parte relativa alla gestione delle battaglie è stata sviluppata in maniera approssimativa tant’è che controllare le azioni del proprio esercito si rivelerà un’impresa piuttosto difficoltosa.

Giudizio finale

Dopo il mezzo passo falso fatto con Tropico 5, la saga di El Presidente, nonostante i piccoli difetti sopra menzionati, ritrova la sua identità. Tropico 6 è un gioco divertente che riuscirà sicuramente ad incollarvi allo schermo in preda al desiderio di espandervi, arricchirvi e costruire a più non posso. Inoltre è un gestionale alla portata di qualsiasi tipo di giocatore. Il completo e intuitivo tutorial  permetterà a chiunque di familiarizzare facilmente con le meccaniche di gioco. Certo, il gameplay è fin troppo simile ai titoli precedenti ma le numerose novità introdotte hanno fatto sicuramente la differenza in termini di qualità. A mio avviso è il migliore city builder in circolazione degli ultimi anni.

Tropico 6
  • 9/10
    Gameplay - 9/10
  • 8.5/10
    Grafica - 8.5/10
  • 8/10
    Sonoro - 8/10
  • 8.5/10
    Longevità - 8.5/10
  • 9/10
    Divertimento - 9/10
8.6/10